venerdì 7 maggio 2010

La testimonianza di Paolo Garrisi sul paese all'indomani del sisma.

Paolo Garrisi, trentasettenne di Città S. Angelo, è l'autore della foto che abbiamo messo in testa al nostro blog, quella che ritrae la salita che porta alla chiesa di S. Giovanni invasa dalle macerie prodotte dal crollo della facciata. L'ho contattato per farmi autorizzare ad utilizzare il suo scatto e con l'occasione gli ho chiesto cosa ricordasse di quella mattina del 6 Aprile, che impressione avesse avuto arrivando a Casentino. Paolo è stato molto cortese, mi ha permesso di disporre della foto per il nostro blog e si è anche offerto di aiutare nell'allestimento del sito, quanto ai ricordi scrive: "Su Casentino ho un ricordo molto vivo: dalla chiesa crollata, alle strade invase da pietre e cemento, fino ad arrivare al signore anziano che non voleva uscire di casa in quel 7 aprile 2009 e voleva solo morire in quelle 4 mura come diceva lui, "perchè uno che sopravvive alle barbarie naziste, non ha paura di morire a causa del terremoto in casa sua". Queste sono parole che ancora oggi toccano profondamente il mio animo". La ringraziamo vivamente Signor Garrisi per il suo contributo e per la disponibilità dimostrata. Questo è il link alla pagina di Paolo Garrisi, dalla quale si può accedere a diversi articoli scritti da Paolo sui fatti dei giorni successivi al 6 Aprile.

1 commento:

  1. Saluto con affetto i gestori di questo blog. Grazie per le emozioni che mi regalate con le vostre parole, impresse per sempre nell'universo web. Auguri per le prossime festività.
    Paolo Garrisi

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